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Normativa Italiana ed Internazionale

 

In Italia non c'è ancora una normativa per quanto riguarda il limite massimo di concentrazione di radon all'interno delle abitazioni private. Si può fare riferimento ai valori raccomandati dalla Comunità Europea di 200 Bq/m³ per le nuove abitazioni e 400 Bq/m³ per quelle già esistenti. Una normativa invece esiste per gli ambienti di lavoro (Decreto Legislativo n° 241, del 26/05/2000) che fissa un livello di riferimento di 500 Bq/m³. Per le scuole non vi sono indicazioni, ma si ritiene per il momento di poter assimilare una scuola ad un ambiente di lavoro, anche se questa soluzione è molto opinabile vista la delicatezza dei nostri organi in fase di formazione e crescita.

Molti paesi hanno adottato valori di riferimento più bassi: Stati Uniti: 150 Bq/m³, Regno Unito: 200 Bq/m³, Germania: 250 Bq/m³.

In ambito Nazionale l'ENEA e l'Istituto Superiore di Sanita' hanno svolto una serie di ricerche in molte zone d'Italia evidenziando una presenza di Radon molto variabile tra i 100 e 400 Bq/m3 (Bequerel al metro cubo) con punte di 1000 ed oltre Bq/m3 contro una media nazionale di circa 77 Bq/m3; valore relativamente elevato rispetto alla media mondiale valutata intorno a 40 Bq/m3 e a quella europea di circa 59 Bq/m3.

 

Nota: 1 Bequerel identifica 1 disintegrazione (scoppio di un nucleo radioattivo) in 1 secondo.

 

 

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